



News da UNIMA Italia
8 DICEMBRE 2025
UNIMA Italia saluta Jolanda Cappi
Un ricordo appassionato di una vita dedicata all'arte, al teatro di figura e all'infanzia.
Con la scomparsa di Jolanda Cappi, il Teatro del Buratto, il mondo del teatro di figura e quello per le nuove generazioni, perdono una delle figure più emblematiche e vitali della sua storia. Artista poliedrica, attrice, mimo, regista pedagogista e donna di straordinaria umanità, Jolanda ha dedicato la sua vita alla ricerca della bellezza nell'arte e nell'infanzia, unendo passione e professionalità in ogni progetto e in ogni spettacolo nato dalla sua viva ricerca teatrale ed umana.
Jolanda Cappi non è stata solo una Maestra, un’ artista del teatro su nero che sapeva sempre riempire di una vita profonda e stupefacente, ma è stata una guida che ha saputo leggere e ascoltare l'anima dei più piccoli e delle più piccole, restituendo loro uno spazio di libertà espressiva e di crescita. Nel suo lavoro al Teatro del Buratto, di cui, nel 1975, è stata fondatrice insieme a Tinin e Velia Mantegazza, ha creato un legame unico con l’infanzia, dedicando tutto il suo impegno a una pedagogia teatrale che non era solo tecnica, ma soprattutto fatta di sensibilità, ricerca e ascolto. In una carriera che ha attraversato decenni di evoluzione e cambiamento del panorama culturale, Jolanda ha saputo mantenere intatta la sua visione artistica. La sua passione per il teatro e ancor più per il teatro di figura, l'ha portata a essere non solo una figura di riferimento per il Teatro del Buratto, ma anche una delle voci più rispettate nel campo del teatro visuale e del teatro per le nuove generazioni. Jolanda sapeva sempre incontrare e mostrare il luogo dell’anima in cui si origina la poesia. Non aveva mai paura della paura.
Come interprete, ha attraversato molteplici forme teatrali, ma sempre con quella capacità di trasformarsi, di mettere in gioco il suo corpo audace e la sua fine intelligenza in maniera totale. La sua ricerca non era mai fine a sé stessa, ma sempre in dialogo con l'altro, con il pubblico, con i bambini e con le bambine che, con il suo indiscutibile talento, riusciva a coinvolgere in un’esperienza teatrale profonda e sempre capace di sorprendere. Ha avuto il privilegio di lavorare con grandi maestri, tra cui Bruno Munari, con il quale ha condiviso un percorso che ha unito la ricerca estetica alla pedagogia. Munari, con la sua capacità di pensare l’arte come un gioco per la mente e per il corpo, è stato una fonte di ispirazione fondamentale per Jolanda, che ha saputo integrare la sua visione creativa nel lavoro con i più giovani, facendo del teatro un'esperienza sensoriale ed educativa, capace di stimolare e sviluppare la fantasia e la curiosità. Il suo insegnamento non era mai distante dalla realtà, anzi, era sempre calato nel quotidiano, nella capacità di leggere le emozioni, i desideri di bambini e bambine, la contemporaneità e di rispondere a questi in modo creativo.
Ma Jolanda Cappi non è stata solo una straordinaria professionista, era soprattutto una donna che viveva il suo lavoro con un’energia profondamente contagiosa. Sempre attiva, sempre in movimento, il suo corpo tenace e la sua mente generosa, raccontavano la sua passione e la sua vitalità. Il suo esempio ci insegna che l’arte non è mai solo teoria o pratica, ma un costante divenire, una ricerca che richiede energia, curiosità e disponibilità a mettersi in gioco. Jolanda, amava profondamente la vita. Il suo lascito artistico è incalcolabile, ma ancor più prezioso è il suo esempio di umanità, di impegno civile, di passione che non conosceva confini. Jolanda ha dimostrato a tutti noi che l’arte può cambiare il mondo, che il teatro ha il potere di formare, educare, sensibilizzare, e soprattutto, di renderci più umani.
Oggi, con il cuore colmo di gratitudine, ricordiamo Jolanda come una pioniera del teatro di figura e per le nuove generazioni, come una donna che ha saputo trasformare ogni sfida in un’opportunità di crescita e di bellezza. La sua eredità, fatta di innovazione, passione, e amore per l’arte, continuerà a vivere in chi ha avuto il privilegio di lavorare con lei, nei bambini e bambine che ha incontrato, e in tutti e tutte coloro che hanno avuto la fortuna di essere toccati dalla sua immensa umanità. Ciao, Jolanda. Hai festeggiato il cinquantesimo compleanno del tuo Buratto, avvenuto solo qualche giorno fa e sei uscita di scena con la tua solita eleganza e la tua intelligente ironia. Grazie per averci mostrato cosa significa essere vivi, creativi e sempre pronti a scoprire nuove forme di bellezza e di poesia.
Il Consiglio Direttivo di UNIMA Italia
