Margherita Cennamo, burattinaia e raccontastorie della Compagnia Burattinificio, e Francesca Tancini, storica dell’arte, dell’illustrazione e ricercatrice, stanno lavorando ad un progetto che analizza il lungo percorso di emancipazione delle donne raccontastorie dai fienili fino alle strade ed ai palcoscenici, immaginando la raccontastorie come una congiunzione tra la fiaba popolare e il teatro di figura. Questo l’assunto di base: l’immaginario simbolico del fiabesco è stato nutrito nei secoli dalle donne che alla sera, davanti al focolare, narravano le storie ai componenti della loro famiglia. Le raccontastorie contemporanee non si limitano più alla narrazione a voce, sono eclettiche e attingono -oltre che al teatro di figura- alla musica, alla magia, alle arti circensi. La conteuse è la narratrice, la raccontastorie, che troviamo ritratta nel frontespizio delle Histoires, ou Contes du temps passé di Charles Perrault: dal focolare domestico, la conteuse, approderà al teatro di strada e al moderno teatro di figura, ma non abbandonerà mai il genere fiabesco. La retrospettiva si concentra in particolare sulla figura, un tempo quasi inesistente, della donna capocomico e della burattinaia solista all’interno del casotto dei burattini. Anticamente, nelle compagnie girovaghe di burattinai e circensi, le donne svolgevano ruoli secondari. A capo dell’impresa teatrale vi erano sempre gli uomini ed è per questo che, nel repertorio classico dei burattini e a differenza che in quello fiabesco, sono dominanti i caratteri maschili. Lo studio in oggetto alterna una parte teorica e di ricerca storica, a cura di Francesca Tancini, ad uno sul campo, a cura di Margherita Cennamo, che si sviluppa in una serie di interviste alle donne raccontastorie (anche quelle che utilizzano altri mezzi del teatro di figura o che operano in altri ambiti del settore), alle burattinaie soliste, ai teorici e alle teoriche del mondo del teatro di figura. Se desiderate dare il vostro apporto al progetto, attraverso racconti e testimonianze potete prendere contatti con Margherita telefonando al 3465871003 o scrivendo a burattinificio@angela

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