Messaggio del consiglio direttivo

Una nuova stagione 

È inevitabile. Anche se gli atti amministrativi, i finanziamenti ministeriali, le tempistiche dei in anni solari, per mese che noi teatranti segna un nuovo periodo di vacanza inizi bandi, ci impongono continua a o. rimane re ormai di pensare settembre Non è solo la ripresa dopo un il (che per molti è stato magari il più intenso periodo di lavoro), ma è il sentimento profondo, alimentato da una lunga tradizione, di una vera e propria ripartenza. Inizia una nuova stagione teatrale, si usa dire nel nostro mondo. E questa parola, stagione, ha un sapore antico, bello, che rimanda a quei naturali cicli climatici che hanno sempre influenzato – anche se oggi molto meno – l’agire umano. E ci rimanda anche, e in questo è meno bella, a una forma di organizzazione stagionale del lavoro – periodico, precario e spesso senza tutele – su cui si fonda molto del nostro settore e non solo. Anche per UNIMA Italia, con settembre, si apre una nuova stagione. La terza per questo Consiglio Direttivo, entrato in carica in piena pandemia e che con questa, come tutti voi in questi anni, ha continuato a fare i conti. Una terza stagione che si presenta già segnata negativamente anche dalle conseguenze dirette e indirette della guerra in Ucraina e dagli effetti devastanti, ormai a tutti evidenti, del cambiamento climatico. Quale deve essere il ruolo di un’Associazione come la nostra, la cui finalità prima è promuovere il teatro di figura, in un mondo in piena crisi ambientale, sociale, economica e valoriale? Questa è la domanda che ci ha accompagnato in questi anni ma a cui oggi, all’inizio di questa nuova stagione, rispondiamo senza incertezze: dobbiamo stare nel mondo e prendercene cura, come essere umani e come operatori culturali, con la forza dei nostri valori civili, che sono la democrazia, la solidarietà e l’inclusione.