Gigliola Sarzi Madidini

È un dolore apprendere la notizia della scomparsa di Gigliola, della grande famiglia d’arte (e non solo) Sarzi, sorella di Otello e di Lucia. Un’altra pagina pulsante di storia, di passione, di vita, di generosità e creatività si chiude in questo tempo inclemente che nel giro di pochi anni ci ha lasciato orfani di una straordinaria generazione di maestri, di innovatori, di punti di riferimento: Guido Ceronetti, Eugenio Monti Colla, Giovanni Moretti, Tinin Mantegazza… Accogliere il loro credo e il loro lascito è un dovere e un onore. Esserne degni è un obbligo per mettere in sicurezza una sapienza che è autentica linfa vitale per chi ancora crede nell’arte del teatro.
Alfonso Cipolla

29-10-2020

CI HA LASCIATO GIGLIOLA SARZI.

E’ venuta a mancare questa notte, all’ospedale Santa Maria Nuova di RE, Gigliola Sarzi Madidini , all’ età di 89 anni.

Nata in una famiglia d’arte, Gigliola si dedica fin da giovanissima al Teatro e in particolar modo al Teatro di Figura, spaziando tra le molteplici sfaccettature del mestiere di attrice e burattinaia.

Durante la Resistenza la Famiglia Sarzi fa convivere l’arte della prosa e dei burattini, con l’attività politica clandestina e lega il suo destino a quello della famiglia Cervi.
Seppur bambina, Gigliola partecipa attivamente ad azioni di diffusione della stampa e della propaganda clandestina collaborando con sua sorella Lucia, figura nevralgica del partigianato in Emilia e bassa Lombardia.

Nel dopoguerra prosegue la sua carriera teatrale a Roma dove la Famiglia Sarzi lavora con  figure del calibro di Cesare Zavattini, Vittorio De Sica, Federico Fellini, Carmelo Bene.
Nel 1976 è tra i soci fondatori del Teatro delle Briciole che nel corso degli anni diventa una delle realtà più rappresentative del Teatro Ragazzi italiano.

Unica donna burattinaia a vincere il premio “Campogalliani d’oro”, Gigliola viene inserita nel 2009, nell’ Atlante del Teatro Ragazzi Italiano a cura di Mario Bianchi ( ed. Titivillus) come una delle figure che hanno caratterizzato il particolare ambito che si muove tra il Teatro di Narrazione e il Teatro di Figura.
Negli ultimi anni della sua carriera si dedica a produzioni di “Teatro da Tavolo” e narrazione che la fanno conoscere in tutta Italia come La nonna racconta.
Dopo alcuni giorni di malattia, Gigliola si è spenta lasciando un grande vuoto che coinvolge i famigliari, gli amici e colleghi, ma anche in tutto il pubblico che ha avuto la fortuna di vederla in scena.

Riportiamo qui il ricordo della famiglia:

Gigliola Sarzi è andata via.

E’ partita per un’altra tournée, quelle lunghe e avventurose, di cui ci ha sempre raccontato aneddoti straordinari.

Una narrazione lunga tutta una vita.

Nata sul palcoscenico, lo aveva lasciato solo pochi anni fa, dopo più di ottant’anni in scena.

Perché Gigliola era una donna di teatro in quel senso quotidiano e profondo che matura chi nasce in una Famiglia d’Arte, come elemento naturale.

E’ impossibile per noi raccontare in poche righe, che donna sia stata Gigliola.

Una donna non convenzionale, ma anche dotata di grande “intelligenza pratica”, come le piaceva dire; una donna che ha insegnato a tutte le donne della sua famiglia il valore della libertà e dell’indipendenza; una donna che ha vissuto una vita speciale con estrema semplicità.

Al personaggio pubblico, all’attrice, alla straordinaria animatrice di Teatro di Figura, si sovrappone per noi quella familiare di chi ci cuciva in pochi minuti vestiti bellissimi per le bambole, di chi ci preparava i tortelli di zucca, di chi ci raccontava favole strepitose e poi andava in cortile a raccogliere le foglie.

Il nostro ricordo intimo si mescola con quello di tanti bambini che, ormai grandi, ci raccontano di quella volta che sono andati a teatro o in biblioteca a vedere “La nonna racconta”.

Quando lo fanno, hanno tutti lo stesso sorriso e la stessa luce negli occhi.

Ci piace pensare che Gigliola viva in noi che l’abbiamo amata, negli artisti con cui ha lavorato e a cui ha svelato preziosi segreti del mestiere,  ma anche nel sorriso emozionato dei tanti, tantissimi spettatori cui ha regalato un ricordo felice.

Tiziana Monari, Linda Eroli

Solima e Balinta Sarzi Madidini.