Buongiorno a tutte e tutti,
il 3 marzo 2023, nella lobby dell’Hotel Zero 1 di Montreal ho incontrato Louise Lapointe, Membro del Comitato Esecutivo di UNIMA e Presidente della Commissione Festival. Ma Louise è, prima di tutto, la Direttrice del Festival di Casteliers, ed è in questa veste che l’ho intervistata per i/le soci/e di UNIMA Italia.
R – Il Festival de Casteliers compie questo anno il suo 18esimo compleanno, possiamo dire che ha raggiunto la sua maggiore età ed è diventato un adulto. Vuoi raccontarci come è nato?
L – Il Festival nasce nel 2006 in una forma molto intima: solo tre spettacoli di cui uno straniero direttamente sul palco. Spettatori e attori insieme per conoscere e sperimentare insieme l’arte della marionetta. Il termine Casteliers infatti vuol dire proprio Castello o baracca dei burattini. L’immagine del Festival, una mano protesa verso l’alto con le dita ben visibili, l‘ho pensata e disegnata proprio come simbolo di animazione diretta fra l’uomo e il burattino. A Montreal, città di un milione e mezzo di abitanti mancava un luogo (anche virtuale) che potesse raccogliere tutte le esperienze degli artisti di figura che operavano qui a Montreal e nel Quebec e che potesse unire la Comunità francese a quella anglosassone ricordo a questo proposito che qui la lingua ufficiale è il francese). I primi anni non avevo un vero e proprio staff e neanche un ufficio e programmavo tutto da casa. Fin dall’inizio il festival ha iniziato ad espandersi, ad attrarre artisti locali, regionali, canadesi e internazionali perché dalla sua prima germinazione ho sempre invitato programmatori stranieri per permettere un respiro più ampio e una veduta davvero internazionale sia agli artisti che a tutti i colleghi organizzatori.
Nel giro di qualche anno il Festival si è trasformato in una cinque giorni di spettacoli, a cui poco per volta si sono aggiunte mostre e momenti di studio, di presentazioni, tavole rotonde, conferenze e progetti speciali. Nei primi anni del festival una figura molto importante e di grande aiuto è stata mia sorella Claude che già nel 2007 ha pensato quanto fosse importante l’accoglienza di chi attraversava l’Oceano o anche veniva da diverse parti del Canada qui per noi per il Festival de Casteliers e così è nata la Bagel Festa che si svolge in una casa privata, appunto quella di mia sorella, la sera prima della serata di inaugurazione ufficiale. Un momento intimo prezioso, quasi una festa di compleanno con tanto di torta con l’efficienza del Festival ma tutto molto semplice, casalingo. Montreal che apre le sue porte ai Marionettisti di tutto il mondo. In questo modo c’è la possibilità di conoscersi in maniera informale e la sera dell’inaugurazione ufficiale il clima è già amichevole e familiare e non sono più necessarie le presentazioni. Una tradizione che avevamo interrotto con il Covid e che questo anno abbiamo ripreso.
R – Confermo che ieri sera eravamo quasi in 70 e che la gentilezza e l’amore con cui Claude e tutto lo staff del Festival e i loro amici ci hanno accolto è stato, dopo un viaggio di 13 ore, un momento di profonda umanità e ristoro. La stessa organizzazione fatta con grande semplicità e cura mi ha colpito: dal togliersi le scarpe alla gentilezza con cui è stato offerto il cibo, alla reale possibilità di conoscersi e dialogare del proprio lavoro e della propria vita con colleghi conosciuti ma anche con colleghi visti per la prima volta.
Ma torniamo al Festival: abbiamo visto come è nato, vuoi raccontarci come è cresciuto?
L- Il Festival de Casteliers fin da subito ha fatto nascere attorno a sé un interesse artistico ed organizzativo senza precedenti a Montreal nel settore dei burattini e delle marionette. Nel giro di pochi anni si è iniziato a ragionare sulla necessità di aver davvero un luogo fisico dove i Marionettisti potessero sentirsi a casa e così, dopo alcuni anni, quasi dieci a dire la verità, è stato individuato ad Outremont, poco distante dal Teatro storico omonimo, un edificio dismesso e si è incominciato a cercare i fondi per la ristrutturazione e così nel 2018 (non senza un grande fatica ) è nato il MIAM – la Maison International del Art de La Marionette, proprio davanti alla Biblioteca di quartiere. È davvero una piccola casa che accoglie i nostri uffici con una piccola sala adibita a spettacoli e fornita di gradinata. Qui noi teniamo corsi e invitiamo artisti internazionali per coproduzioni e progetti ad hoc. Cosi negli anni il Festival de Casteliers è diventato un vero e proprio punto di riferimento importante per i Marionettisti del Quebec e oserei dire del Canada anche se il nostro stato è veramente molto grane (ci vogliono 3 giorni in macchina per poterlo attraversare da ovest ad est – infatti dobbiamo pensare al Canada come all’Europa, un insieme di stati che loro chiamano Provincie). Oggi diverse persone lavorano per il Festival tutto l’anno oltre a me e dall’anno scorso ho scelto di avere un’altra figura vicino a me per aiutami in tutto il lavoro organizzativo: si tratta di Genevieve Thierren, il nuovo direttore generale del Festival de Casteliers.
Come in tutti i festival nei mesi primi lo staff aumenta per poter arrivare al festival con una ottima organizzazione.
R – Quando si svolge il festival? quanto dura? Come vengono scelti gli spettacoli in programma?
L – Il festival è annuale e si svolge sempre la prima settimana di marzo e a parte le prime edizioni che erano di tre giornate, da molti anni il festival è diventato una cinque giorni intensa. Ritengo che in questo periodo dell’anno, in cui si è affaticati per l’inverno che si sta chiudendo cinque giorni intensi siano un buon compromesso. Quest’anno in particolare si sta svolgendo dal 1 al 5 marzo.
Per quanto riguarda le scelte artistiche quelle dipendono principalmente da me, anche se ho uno staff che durante l’anno gira il mondo per potere vedere le ultime novità. Ci piace ospitare progetti e produzioni che conosciamo e che abbiamo visto, anche se sappiamo che a volte ciò non sempre è realizzabile, ma sicuramente questa è la nostra filosofia. Quello che è importante però, e lo dico a tutti i marionettisti italiani è che ci fa molto piacere essere informati, per cui mandateci inviti e proposte e compatibilmente con i nostri impegni sarà nostra cura averne visione.
R – Ora che avete una casa, un teatro dove produrre nuove opere e poter ospitare in residenza gli artisti, hai altri sogni nel cassetto?
L – Si, un bellissimo sogno, quello di aprire un Museo della Marionetta qui a Montreal, sarebbe il primo museo completamente dedicato al teatro di figura di tutto il Quebec!
R – Grazie Louise per l’intervista. Vuoi fare un ultimo saluto ai/alle soci/e UNIMA Italia?
L – Ringrazio per avermi dato la possibilità di parlare della 18esima edizione del Festival de Casteliers e spero di incontrarvi presto a Bali per il Congresso di UNIMA Internazionale! E lascio per la conoscenza di tutti il nostro sito: www.festival.casteliers.ca
Roberta Colombo